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Immagine del redattoreSamira Amin

Kuala Lumpur a testa in giù

Aggiornamento: 31 mar 2020

13 ore di volo più 7 di fuso devo ammettere che non le avevo considerate.




Posto 21E, fila centrale. Schiacciata nel mezzo tra due taglie forti non è il confort che preferisco ma un live di Janis Chaplin, una playlist di Norah Jones e ”Italian job” con Charlize Theron riescono a tenermi compagnia per le prime 4 ore di volo.

Ed è Proprio nel momento in cui finalmente riesco a trovare la posizione ideale per dondolare il mio sonno, che mi sento tirare una pacca ( non delicata) da una delle 18 hostess KLM stanche e invecchiate. Lei mi guarda, accenna un sorriso e mi dice:” have you ordered a special menu”? Ah già, penso io.

Questa è stata proprio una delle mie ultime #scoperte per ottimizzare i tempi senza dover sempre aspettare che tutta la fila davanti venga servita, e che puntualmente ti sia già passata la fame. Ordinare cibo kosher è stata davvero un’ottima idea: sono stata servita per prima e anche se la gente adesso mi spaccia per ebrea e comincia a guardarmi con diffidenza posso finalmente riprendere i miei sogni per mano e fargli spazio tra i compagni passeggeri.

Ore 16.00 atterraggio preciso e puntuale.

Ad accoglierci una temperatura di 33 gradi con tasso di umidità superiore al 99.9999%.

I miei capelli sono praticamente tornati riccioli al primo respiro e il tassista Abu è più sudato di un maratoneta.

#KualaLumpur si presenta con la storia di Abu: 23 anni ma lavora già da 6.

Sa già che tra 2 anni si sposerà, ha già comprato casa e si è dato un anno di tempo per imparare a cucinare per la sua futura moglie.

Ha la #vita impostata come uno screensaver di default ma sembra esserne felice.

Gli racconto che in Italia ci sono persone che vivono ancora a casa dei propri genitori per risparmiare e aspettare il momento giusto per andare a vivere da soli.

Dico anche che spesso la scelta tarda ad arrivare.

Abu scoppia a #ridere, l’attimo dopo si accorge che la mia non era una battuta e si rimette serio alla guida.

5 minuti dopo cerca il mio sguardo dallo specchietto e senza esitare mi domanda:

e lei quanti figli ha?


Ok Kuala Lumpur, facciamo che la confidenza comincio a dartela da domani mattina. A #mente sgombra e riposata.

D’altronde sono sempre stata amante delle seconde grandi #occasioni.





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